SONDAGGIO!!!

Blog Poll - Take Our Poll

LE FRASI MITICHE

(sul fatto che l'uomo non è solo "tot cm di arnese" ma che ha anche mani e lingua)
"la guerra non si vince solo con l'aviazione"
Autore: Zio Tango

(A proposito di una donna veramente molto ma molto grossa)
"se quella scoreggia dentro un sacchetto di coriandoli è carnevale tutto l'anno"
Autore: Lillo

(A proposito di un'oca insopportabile)
"se ingoia un moscerino si trova più cervello nello stomaco che in testa "
Autore: Il Geko

(Contro al solito camionista in autostrada che cercava di sbatterlo contro il guardrail)
"dovete morire tutti, sotto una grandine di mattoni!!! "
Autore: Il Calimero

 

 

 

 

27.4.07

Sondaggio

AVANTI!!!! Si faccia avanti chi ha risposto che si veste multicolor!!!!!!
No, perchè la suocerina c'ha un'amica multicolor di quelle serie, mica le pivelline che al massimo accostano il verde all'arancione,e vuole scoprire se il multicolor che ha votato è un dilettante o no!!!! :o)

21.4.07

Il Papa abolisce il limbo

La notizia mi è giunta stamattina... l'ho sentita su vari TG, anzi, li ho guardati TUTTI apposta dato che non ci potevo credere. A quanto pare però l'ha fatto davvero!

Cos'è il limbo? Il limbo è un brutto brutto posto dove secondo la dottrina cattolica vanno i bambini che sono morti senza esser stati battezzati. Brutta storia eh? Che colpa ne hanno i piccoli innocenti se non hanno fatto in tempo oppure se i cattivi, cattivi genitori non li hanno voluti lavare del peccato originale. Che poi... da anni mi chiedo perchè cavolo un bambino deve nascere già "peccatore"! Ha poco senso sta cosa... un po' come il fatto che appena nato un essere umano ha già tot migliaia di euro di debiti (questo secondo la dottrina del fisco italiano).

Non devo divagare eh? Ok.. torniamo al limbo. In questa epoca di marketing religioso imperante il papa crucco ha preso una decisione: è antieconomico sostenere la teoria del limbo, alla gente non piace, quindi ABOLIAMOLO così facciamo contenti i genitori cattolici e non. Il limbo non c'è più, sospiro di sollievo collettivo...

Ma in base a cosa un papa, un altro essere (più o meno) umano decide che quel che è stato parte integrante della SUA religione può essere abolito con un decreto? L'ha detto DIO? Gliel'ha comunicato via sms? Mah... resto perplessa... a quando l'abolizione del peccato originale? E del peccato di superbia???? E vogliamo parlare della lussuria? Antieconomica ed impopolare anche quella... ABOLIAMOLAAAAAA!!!!

Via.. da oggi IO, La Suocera, stabilisco che ogni legge (religiosa e laica) che non mi sta bene sia abolita... esco e vado a rubare una carrozzella ad un invalido... posso sempre dire che me l'ha detto DIO!

19.4.07

Lagotto 2...di bene in meglio!

Sempre grazie all'umarell nonchè mio fratello...

Un'altra peculiarità del Lagotto è costituita dalle sue manie di persecuzione: egli, nel suo micro mondo parallelo e metafisico, è convinto che l'intero Universo esista in funzione di avercela con lui. Lagotto fa del vittimismo e del piagnisteo una ragione di vita, e questa sua mania di persecuzione lo spinge a cercare spiegazioni del suo essere odiato nei meandri della sua fervida mente.Data la provenienza delle spiegazioni che si autofornisce, queste non possono che essere delle enormi vaccate. Un esempio:Lagotto in vita sua ha avuto pochissime donne, se tali si possono chiamare.La sua prima esperienza sessuale è stata mercenaria, all'età di ventun anni: lo accompagnai io stesso, una sera, in un noto quartiere della città in cui vivo, dove le strade sono affollate di generose signorine, per lo più di colore. Ho atteso pazientemente fuori dalla (mia) auto che il Lagotto portasse a termine l'importante esperienza, e intanto chiacchieravo amabilmente con alcune di queste fanciulle e con altri individui maschi che stavano lì attorno (cosa non si fa per gli amici...).Quando lo riaccompagnai a casa, era stranamente taciturno. Di solito i logorroici quando non parlano è perchè covano qualcosa, che puntualmente proruppe al momento di salutarci. "Sono molto deluso" mi disse, "Credevo che dopo avere fatto all'amore saremmo rimasti abbracciati per un pò a coccolarci. Evidentemente le stavo antipatico ed è stata con me solo perchè l'ho pagata!"Rinunciai a cercare di spiegargli che l'amore mercenario, generalmente, funziona secondo queste regole, e feci l'errore più grosso della mia vita: gli risposi "Dovresti cercare un altro tipo di donna". Apriti cielo! Ventun anni di repressione sessuale e manie di persecuzione uscirono prepotentemente tutti in una volta: "E DOVE LA TROVO? AL GIORNO D'OGGI LE RAGAZZE GUARDANO SOLO I SOLDI E LA MACCHINA!!!" E scese dalla (mia) auto, senza nemmeno darmi il tempo di ribattere, anche perchè, dalla mia parte, avevo validissime argomentazioni per smontare la sua fragile tesi: avevo una fidanzata dolce, intelligente, simpatica, capelli mori lunghi e lisci come la seta, occhi azzurrissimi e una quinta di reggiseno. E andavo in giro su una fiat 127 bianca.Da quel momento il cercare di crearsi un'immagine che soddisfacesse i canoni che, secondo il suo modo di pensare, potessero portare un giorno una ragazza ad innamorarsi di lui, divenne la sua ossessione. Per prima cosa gli serviva una macchina: egli, dovendo far conciliare la sua scarsa disponibilità economica con l'esigenza di possedere un' autovettura prestigiosa, scelse una fiat Bravo 1.6 16V, pagabile con un leasing di 60 (sessanta!) rate mensili, indebitando anche la sua eventuale futura progenie.I primi tempi Lagotto era pervaso da una carica interiore fuori dal comune: pareva che il suo nuovo e prestigioso (una Fiat !!!) mezzo di trasporto lo facesse sentire il padrone del Mondo; improvvisamente tutte le sue insicurezze erano come svanite. Dopo qualche mese a base di continui due di picche, nonostante il pacco di cambiali su cui viaggiava, la sua carica interiore era al pari di quella di una pila Varta usata vecchia di quindici anni. C'era qualcosa che non andava, ma non riusciva a capire cosa. Eppure ora aveva una bella macchina. Forse era il modo in cui si vestiva? Forse davvero l'Universo lo odiava? Di nuovo, chiese aiuto alla sua rete neuronale, che partorì la spiegazione che le ragazze "sono tutte stronze e se la tirano, e se vuoi conquistarle, devi essere stronzo più di loro".Ma torniamo alla Fiat Bravo 1.6 16V, pagabile con un leasing di 60 (sessanta!) rate mensili. Quella almeno gli era rimasta, ma aveva perso di significato: non era più uno status symbol in grado di procurargli la donna della sua vita, ma semplicemente un comune mezzo di trasporto, per di più costoso ed oneroso da mantenere. Probabilmente, a livello inconscio, egli sviluppò un odio viscerale verso quell'inutile ferro, e deve essere per questo motivo che nel corso degli anni, periodicamente, si procurasse qualche piccolo incidente. Ogni due mesi circa, avveniva un tamponamento, un urto contro qualche muretto, una sfrisata contro un' altra vettura ferma uscendo da un parcheggio. Questo susseguirsi di microtraumi ridusse man mano la Fiat Bravo 1.6 16V ecc. ad un catorcio degno di un Palermitano; una volta, vedendola, notai che uno dei fanali era rotto e la zona intorno visibilmente ammaccata. "Le ho fatto un occhio nero!" mi disse Lagotto.Nel frattempo il leasing, la benzina, il bollo, l'assicurazione, continuavano ad imperversare sulle sue povere tasche come una spada di Damocle; che fare? vendere l'auto non si poteva: nessuno se la sarebbe presa in quelle condizioni. Finchè, pochi mesi dopo, una volta tanto, Lagottovenne baciato dalla fortuna. "Mi hanno rubato la macchina" mi disse...

12.4.07

Chicchi and Lillo on de bich (parte seconda - pelo? no grazie!)

Eravamo rimasti a Chicchi e Lillo sulla ridente riviera romagnola giusto?
Ok... bene, ora chi di voi soffre di "vomito facile" è pregato di continuare la lettura ad occhi chiusi!!!

Vi narro quest'oggi due mirabolanti avventure che hanno un comune denominatore: il pelo. Pelo maledetto, aborrito dai gay più che dalle pornostar, pelo infame, osceno, PELOSO...

1° Pelo:

immaginate di essere in riva al mare (anche se quello di Rimini si definisce in maniera più appropriata "pozzanghera fangosa"), il sole splende, il venticello soffia, la sabbia si infila implacabile tra le chiappe e tra le dita dei piedi... ehm no, questo no magari!

Siete sdraiati a godervi il relax (bambini che strillano, mamme isteriche che urlano, adolescenti che fingono di giocare a pallavolo per tacchinare, radio a palla, furgoncini con altoparlanti che pubblicizzano creme contro le emorrodi, extra che vendono cocco, costumi da bagno, preservativi etc etc....). Vi state rilassando? Bene...state attenti! Il PELO è in agguatooooooooo!!!

Il vicino di sdraio di Chicchi e Lillo, un signore di mezza età, ha l'abitudine di attaccare bottone con tutti, e parla parla parlaaaaaa. Ma fin qui ci si potrebbe pure stare, basta ignorarlo... EH NO! Il Sig. Marone non ama essere ignorato e così si esibisce nella famosa "mossa del marone peloso": si siede in pizzo alla sdraio, si guarda intorno tutto tronfio, espira e lascia libero il suo scroto peloso, rattrappito, rossastro di uscire dal costume.
ORRORE!!!!!

Chicchi e Lillo ci restano di bestia, com'è ovvio. Vabbè andrà meglio domani, ormai la giornata è rovinata e i nostri se la svignano prima di stare male. Domani andrà meglio....

2° pelo:

Altro giorno, altro regalo!
Sulla solita spiaggia, sotto all'ombrellone, Chicchi dormicchia (o come si dice dalle nostre parti "spigozza") beato. Sogna.. cosa sogna non ci è dato saperlo visto che il Chicchi rifiuta di dircelo. Ma sogna....

Poi si sveglia, e com'è normale per un sano giovane maschio si sveglia con un'allegra alzata di bandiera, sbadiglia e si rende conto che il Lillo sta ridendo e ridendo e ridendo. Non ci sta più dentro, ha quasi le convulsioni.

Il Chicchi si guarda intorno e.... ORRORE!!!! A pochissima distanza una zdaura settantenne, truccatissima, in topless si sta sgrillettando un capezzolo. Lo vede, saluta e, con un paio di pinzette inizia a strapparsi i peli intorno all'areola....
E' troppo! VIA.... domani è un altro giorno e si vedrà.....

E visto che è quasi estate ormai approfitto per lanciare un

MESSAGGIO PROMOZIONALE: "fai del bene al mondo, depilati prima di andare al mare!!!!!"

10.4.07

CON LA SCOMPARSA DELL'UOMO,IL GORILLA AVRÀ QUALCHE SPERANZA?

Per riflettere (ogni tanto ci vuole).. stralci dal magnifico libro di Daniel Quinn "Ishmael" del 1992, che consiglio a tutti di leggere.


(Questa conversazione avviene tra un gorilla ed un uomo, rispettivamente Maestro ed allievo sul tema della "Prigionia")

— Te lo ripetono cento volte al giorno. Accendi la radio o la televisione e te lo confermano una volta all'ora. L'uomo conquista i deserti, l'uomo conquista gli oceani, l'uomo conquista l'atomo, l'uomo conquista gli elementi, l'uomo conquista lo spazio...
Ishmael sorrise. — Non mi avevi creduto quando ti ho detto che questa storia è ambientale nella vostra cultura. Adesso te ne sei reso conto. La vostra mitologia culturale vi sussurra nelle orecchie così costantemente che nessuno vi presta attenzione. È logico che l'uomo conquisti lo spazio, l'atomo, i deserti, gli oceani e gli elementi. Secondo la vostra mitologia, era nato proprio per questo.

"Questa è la situazione attuale: dobbiamo continuare la conquista. E continuarla porterà alla distruzione del mondo oppure alla sua trasformazione in un paradiso... nel paradiso che doveva essere sotto il dominio umano.
"E se riusciremo in questa impresa, se alla fine diventeremo gli assoluti dominatori del mondo, allora niente potrà fermarci. Sarà l'era di Star Trek. L'uomo si inoltrerà nello spazio per conquistare e governare anche il resto dell'universo. Ecco quale potrebbe essere il destino finale dell'uomo: conquistare e governare l'universo intero. Una creatura davvero meravigliosa, l'uomo."


— Perché? Perché essere umani vi costringe a rovinare tutto?
— Perché c'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato negli esseri umani. Qualcosa che opera contro il paradiso. Qualcosa che rende la gente stupida e distruttiva, avida e imprevidente.
— Certo. Nella vostra cultura lo sanno tutti: l'uomo è nato per trasformare il mondo in un paradiso, ma sfortunatamente è nato difettoso. E, di conseguenza, il suo paradiso è sempre stato devastato dalla stupidità, dall'ingordigia, dalla distruttività e dall'imprevidenza.

— «Intensificare la produzione per nutrire una popolazione più vasta conduce a un'ulteriore crescita della popolazione». Lo ha detto Peter Farb nel libro Umanità.
— Data una crescente disponibilità di cibo, qualunque popolazione si espande. Vale per ogni specie, compresa quella umana.

- Perché produrre più cibo?
— Per dare da mangiare a milioni di persone che muoiono di fame.
— E quando darete loro da mangiare vi farete promettere che non si riprodurranno più?
— Be'... no, questo non è previsto.
— E allora che cosa succederà quando darete da mangiare a tutti questi milioni di persone che muoiono di fame?
— Si riprodurranno, e la popolazione aumenterà.
— Senza dubbio. Nella vostra cultura questo esperimento è stato provato e riprovato per diecimila anni, un anno dopo l'altro, con un risultato assolutamente prevedibile: produrre più cibo per nutrire più persone ha come conseguenza un ulteriore aumento della popolazione. È talmente ovvio e inevitabile che aspettarsi qualcosa di diverso significa abbandonarsi ai sogni, sia da un punto di vista biologico sia da un punto di vista matematico.
— Però... — Mi interruppi e riflettei ancora un po'. — Madre Cultura dice che, al momento giusto, il problema sarà risolto dal controllo delle nascite.
- Hai mai visto pubblicità di gruppi che mandano aiuti alimentari a chi muore di fame?
— Sì.
— E hai mai visto pubblicità di gruppi che mandino anticoncezionali?
— No.
— Giammai. Madre Cultura parla con lingua biforcuta, su questo argomento: quando le dite esplosione demografica risponde controllo mondiale delle nascite; ma quando dite fame risponde aumento della produzione. Ma purtroppo l'aumento della produzione si verifica ogni anno, mentre il controllo mondiale delle nascite non si verifica mai.
— La fame non è un'esclusiva degli uomini. La patiscono tutte le specie, in tutto il mondo. Quando una specie si moltiplica al di là delle sue risorse alimentari, la popolazione diminuisce finché non si ristabilisce un equilibrio. Madre Cultura afferma che l'umanità è esente da questo processo, e dunque quando un popolo si moltiplica al di là delle sue risorse alimentari fa affluire cibo dall'esterno, garantendo così che nella generazione successiva ci saranno più persone a patire la fame. Dal momento che a quel popolo non viene permesso di diminuire al punto di mantenersi con le proprie risorse, per lui la fame diventerà una condizione cronica.
— Già. Qualche anno fa ho letto sul giornale che in un convegno un ecologo ha sostenuto lo stesso punto di vista. Non l'avesse mai fatto! In pratica l'hanno accusato di essere un assassino.
— Sì, lo immagino. I suoi colleghi in tutto il mondo avranno capito alla perfezione quel che intendeva dire, ma hanno avuto il buon senso di non sfidare Madre Cultura nel pieno della sua generosità. Se quarantamila persone abitano in una zona che può sostentarne solo trentamila, non è certo un atto di generosità inviare cibo dall'esterno per mantenerle tutte e quarantamila: serve solo a garantire che la fame continuerà.
— È vero, ma anche così non è facile restare a guardare mentre muoiono.
Ishmael emise un rombo che ricordava un vulcano. — Chi ha parlato di restare a guardarli mentre muoiono? Se non potete portare dentro il cibo, potete sempre portare fuori loro, no?
— Sì, credo di sì.
— Allora spostate i diecimila di troppo in qualche zona del mondo dove ci sia abbondanza di cibo... l'Italia, le Hawaii, la Svizzera, il Nebraska, l'Oregon, il Galles.
— Non credo che un'idea simile sarebbe molto popolare.
— Dunque preferite esercitare la vostra filantropia mantenendo quarantamila persone in uno stato di inedia cronica.
— Temo che sia così.
— Bella generosità.

MEDITATE GENTE... MEDITATE.....

[NOTA DELL'AUTORE

Nelle prime edizioni di Ishmael, includevo una nota che iniziava così: "Ishmael è sempre stato molto più di un libro, per me. È mia speranza che sarà molto più di un libro anche per tanti di coloro che lo leggeranno. Se tu fai parte di questo gruppo, spero che mi farai la gentilezza di metterti in contatto".
Mi piacerebbe rinnovare questo invito anche ora, aggiungendo solo che, mentro resto in attesa di ricevere le vostre lettere (ognuna di loro sarà letta!), dovreste per favore cercare di capire che non mi è possibile rispondere a tutte.

Indirizzo postale: P.O. Box 66627, Houston TX 77266-6627

E-mail: danielquinn@ishmael.org

Potete anche contattare altri lettori dei miei libri al seguente indirizzo internet: http://www.ishmael.org

Per ulteriori informazioni:
www.saggiatore.it]